Non tutte le mozzarelle sono uguali, allenando l’occhio ed il palato è facile riconoscere una buona mozzarella di bufala. Ma andiamo con ordine, vediamo insieme tutti gli aspetti da considerare per sapere con certezza la bontà di quello che si sta mangiando.
L’etichetta
A volte, come nel caso della mozzarella di bufala Mandara, per riconoscere una buona mozzarella di bufala è sufficiente leggere l’etichetta che ci dice:
- la provenienza del latte: solo Italiano, e solo della zona di produzione DOP
- gli ingredienti: sono 4. non uno di più! Latte di bufala, siero innesto naturale (derivato del latte), sale e caglio
Nel caso in cui viene acquistata in un supermercato o in un punto vendita, la Mozzarella di Bufala deve essere preconfezionata all’origine. Questo assicura il rispetto di standard igienico-sanitari ed il controllo della filiera di produzione.
A tavola
Quando la mozzarella di bufala ci viene servita al ristorante, possiamo facilmente “valutarla” a partire dal suo aspetto, per poi farci convincere o meno dal senso più importante: il gusto.
Il colore deve essere bianco porcellana, questa è una caratteristica peculiare del latte di bufala che, essendo privo di betacarotene, non tenderà al giallo paglierino come invece succede per le mozzarelle di latte vaccino. La superfice deve essere liscia e non viscosa, al taglio percepiremo una consistenza inizialmente elastica e più fondente al centro. Ora siamo pronti, è il momento di assaggiarla. Non c’è bisogno di essere esperti ma basta farsi guidare dalle proprie papille gustative, se ti fanno pensare “Mmmmmmm” allora è lei, la mozzarella di Bufala, e non resisterai al secondo boccone!
La temperatura
Per apprezzare al meglio le caratteristiche descritte, la mozzarella non deve essere mai consumata fredda. Se l’hai tenuta in frigo, ricorda di metterla a temperatura ambiente un’oretta prima di mangiarla. Se sei impaziente puoi scaldarla a bagno maria nel suo liquido per qualche minuto.